17 ottobre 2013

Sometimes Fashion meets Comfort, Anna.


Sottotitolo: Non sto dicendo niente di nuovo, ma lo devo dire lo stesso.


Quando qualche tempo fa Anna Dello Russo esordì con la fatidica “fashion is uncomfortable”, avevamo annuito con solidarietà e ci eravamo fatte tutte il segno della croce. Pronte ad affrontare ore su le odiatissime e ritornatissime scarpe a punta, e i gelidi crop tops, più o meno come un soldato affronta una guerra.
Poi sono arrivati loro, e con loro le linee morbide, e l’oversize, e la mia straripante felicità.
MSGM, Givenchy, Jeremy Scott, Kenzo.





Le indossiamo quando arranchiamo in un parco sperando di ottenere il sedere di Alessandra Ambrosio; le portava il primo amore, con il berretto al contrario, quando scommettevate su chi avrebbe fatto scoppiare prima la bolla di Big Babol; le abbiamo comprate alla fine di un concerto, consapevoli che non avremmo mai avuto il coraggio di indossarle in pubblico:
LE FELPE.

Con i mostri, con i fiori, o gli animali.
Comode, calde, ironiche, e avvolgenti.

Jeremy Scott come tema ha riproposto le Madballs: palle di gomma con cui giocare, gettonatissime negli anni ’80, raffiguranti teschi, occhi a pendenti dalle orbite e creature bavose.
Massimo Giorgetti ha reso famoso il suo fedele Jack Terrier di nome Pane, quasi dipinto con gli aquerelli che usavamo da piccoli.
Riccardo Tisci ha probabilmente fatto abbattere il rottweiler e ha scelto Bambi.(Riccardo, non dovevi, sono lusingata.)
In quanto a voi, Carol e Humberto, avete completamente mixato le referenze etniche del marchio conservandone tuttavia l’ispirazione e la dinamicità, e per questo avete tutta la mia stima, e avevate sbancato con la tigre, lo ammetto, ma quell’occhio… #brrrr









Portata XXL come vestito e tacchi alti, o con gonna longuette e stringate, o sopra un boyfrien jeans.. alle fashion victims l’ampia scelta. (:

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